Ciuscia su Letteratitudine

aprile 20, 2013

 

 

 

Pubblichiamo uno stralcio della prefazione – firmata da Mario Grasso – della silloge in dialetto siciliano Çiuscia (Prova d’Autore), di Gabriella RossittoDi seguito, alcuni versi offerti per Letteratitudine dall’autrice.

 

vai al sito:

http://letteratitudinenews.wordpress.com/2013/04/17/ciuscia-di-gabriella-rossitto/

 

 

Una grazie speciale all’amico Massimo


Domani, a Siracusa… Letteratitudine vol. II

novembre 9, 2012

LETTERATURA E CANTASTORIE
a cura di Simona Lo Iacono
Siracusa – sabato 10 novembre ore 18,00

Uno dei blog letterari più noti d’Italia si fa libro. Per la seconda volta il suo creatore, Massimo Maugeri, dà alle stampe le discussioni più interessanti di questi anni, le interviste agli scrittori più famosi, i dibattiti, gli spunti, le idee maturate in uno dei luoghi virtuali più intelligenti e garbati dell’epoca internet.
Moderno cantastorie, Massimo porge al lettore l’idea che la letteratura è non solo comunicazione ma anche condivisione.
Per questo motivo ho il piacere di presentare “Letteratitudine, il libro” avvalendomi della collaborazione di un vero cantastorie. Alfio Patti, l’aedo dell’Etna, mi aiuterà a dare corpo ai sogni che Massimo ha creato in rete, a ricordare il percorso fatto, a rinarrare un’avventura iniziata sei anni fa e che è cresciuta fino all’internazionalizzazione, attirando su di sé la stima e il plauso dei più importanti critici letterari.
Vi aspetto quindi il 10 Novembre alle ore 18,00 presso la Galleria Roma, per un pomeriggio tra libri, poesie e cunti.
Simona Lo Iacono

SEGUI IL DIBATTITO SU LETTERATITUDINE-BLOG

* * *

Scheda tecnica
Oggetto: Presentazione libro
Titolo: LETTERATITUDINE (Historica) – di Massimo Maugeri
A cura di: Simona Lo Iacono
Luogo: Piazza San Giuseppe 2 – (Ortigia) – Siracusa
Data:10 novembre 2012
Ore: 18,00

Organizzazione e Direzione: Corrado Brancato
Addetto Stampa: Amedeo Nicotra
Ingresso Libero

LETTERATURA E CANTASTORIE: Letteratitudine, il libro – vol. II

 


A Siracusa con Simona Lo Iacono

giugno 25, 2012

 

Su Letteratitudine si apre un bel dibattito su uno dei due libri che verrà presentato il trenta giugno:

 

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/06/25/la-sesta-stagione-incontro-con-carlo-pedini/

 


Un grazie a Letteratitudine

dicembre 30, 2011


Letteratitudine su Russània

dicembre 30, 2011

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/libri-segnalati-speciali/


Letteratitudine su Russània

dicembre 30, 2011

http://letteratitudinenews.wordpress.com/2011/12/30/russania-di-gabriella-rossitto/


Ci…sentiamo su Letteratitudine a proposito dell’ultimo libro di King

novembre 21, 2011

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2011/11/21/22-11-63-stephen-king/#comments

Rilancio qui il post di Massimo:

Se fosse possibile cambiare la storia, tu lo faresti?

Questa domanda è posta su una delle bandelle laterali del nuovo romanzo di Stephen King: “22/11/’63” (Sperling & Kupfer, 2011, pagg. 767, traduzione di Wu Ming 1). Il titolo è una data. La data è quella dell’uccisione del Presidente degli Stati Uniti d’America John F. Kennedy.
Vi riporto la scheda del libro…

Jake Epping è un tranquillo professore di Lisbon Falls, Maine, e il suo posto preferito per fare quattro chiacchiere è la tavola calda di Al. Che ha un segreto: la dispensa in realtà è un passaggio temporale, e conduce al 1958.
Per Jake è una rivelazione sconvolgente, eppure l’incredulità non gli impedisce di farsi coinvolgere nella missione che ossessiona il suo amico da tempo.
“Se mai hai voluto cambiare veramente le cose, Jake, questa è la tua occasione: ferma Oswald quel 22 novembre 1963. Salverai Kennedy. Salverai suo fratello Bob, e Martin Luther King; bloccherai le rivolte razziali. E forse eviterai anche la guerra in Vietnam. Basta che passi per la “buca del coniglio”, sul retro della tavola calda. Non importa quante volte l’attraversi: uscirai sempre sul piazzale di una fabbrica tessile di Lisbon Falls, ore 11.58 del 9 settembre 1958. E non importa quanto a lungo resti in quel passato: al ritorno, nel tuo presente saranno trascorsi due minuti”.
Comincia così la nuova esistenza di Jake nei panni di George Amberson e nel mondo di Elvis Presley, James Dean e JFK, delle automobili interminabili, del twist e del fumo di sigaretta che avvolge tutto. Un mondo nel quale Jake è destinato a conoscere l’amore e a sovvertire tutte le regole del tempo. Fino a cambiare il corso della storia.

https://i0.wp.com/www.gargoylebooks.it/site/sites/default/files/stephen-king-picture-3.jpgCon questo nuovo libro King si confronta con una delle idee più classiche della “letteratura di fantascienza”, riproposta più volte da tanti autori e ripresa spessissimo anche dal cinema: viaggiare indietro nel tempo (con tutto ciò che ne consegue). Ma si confronta pure con uno degli assassinii più celebri e sconvolgenti dell’intero Novecento (e non solo, direi, per gli Stati Uniti d’America): l’uccisione del Presidente John Kennedy (evento, anche questo, trattato innumerevoli volte in saggi, romanzi e film). Inoltre, il pretesto narrativo offre all’autore la possibilità di raccontare l’America di fine anni ‘50.

Che tipo di riscontri ha suscitato, e sta suscitando, questo libro? Tenteremo di scoprirlo nel corso del dibattito, anche grazie ai contributi a cui faremo ricorso.
Intanto vi anticipo queste parole, tratte dalla postfazione del libro firmata dallo stesso King: “Più di mezzo secolo è trascorso da quando John Kennedy fu assassinato a Dallas, ma restano due interrogativi: fu davvero Lee Harwey Oswald a premere il grilletto, e se sì, agì da solo? Nulla di quanto ho scritto in ‘22/11/63 risponderà a tali domande, perché il viaggio nel tempo è solo un’interessante simulazione”.
Ovviamente i temi trattati da questo romanzo si prestano benissimo a essere discussi. Riprendo, dunque, la prima domanda (quella con cui ho iniziato il post)… e ne aggiungo altre (invitandovi a fornire le vostre risposte).

1. Se fosse possibile cambiare la storia, (magari con l’intento di evitare eventi tragici)… sarebbe giusto farlo? Sarebbe lecito? Sarebbe “morale”?

2. Voi lo fareste?

3. Se sì, quale elemento della storia cambiereste?

4. A prescindere dalle influenze sul corso della Storia, se aveste la possibilità di tornare indietro nel tempo… in quale anno vorreste ritrovarvi? E perché?

5. Qual è la vostra opinione sull’assassinio di John F. Kennedy?

6. Conoscete Stephen King? Lo avete mai letto?

7. Se sì, quale dei suoi libri giudicate il migliore?

Questo post ci dà la possibilità di ragionare e discutere su tematiche (a mio avviso) molto interessanti e, contestualmente, di approfondire la conoscenza (e di scambiarci pareri) su uno dei romanzieri più noti e letti del pianeta. In questi anni Stephen King ha scritto all’incirca 50 romanzi e 400 racconti, ha venduto 350 milioni di libri in tutto il mondo e ha ispirato registi famosi come Stanley Kubrick, Brian De Palma, Rob Reiner e Frank Darabont. Nell’ultimo decennio ha ottenuto importanti riconoscimenti da parte della critica: nel 2003 gli è stata assegnata la National Book Foundation Medal per il contributo alla letteratura americana e nel 2007 l’associazione Mystery Writers of America gli ha conferito il Grand Master Award.
Come già accennato, nel corso della discussione conto di segnalare (e chiedo, in tal senso, anche il vostro aiuto) le più interessanti opinioni su “22/11/’63” espresse sui più importanti magazine e quotidiani. A fine post, invece, troverete il booktrailer del libro.
La scrittrice e poetessa Gabriella Rossitto, grande conoscitrice delle opere di Stephen King, mi darà una mano ad animare e moderare il dibattito.
Come sempre, vi ringrazio in anticipo per la vostra partecipazione… che spero possa essere ampia e appassionata.

Massimo Maugeri

http://www.stephenking.com/promo/11-22-63/uk_dust_jacket/

L”intervista a Wu Ming 1, il traduttore, sull’ultimo libro di King:

http://www.wumingfoundation.com/suoni/WM1_Fahrenheit_221163.mp3

LEGGI LE RECENSIONI:

http://www.sperling.it/app/sperling/libro/scheda?isbn=978882005135


Letteratitudine, il libro – Tu non dici parole

marzo 15, 2009

9788860030931g

Elvira Seminara e Sabina Corsaro presentano i libri “Letteratitudine, il libro”, a cura di Massimo Maugeri, e “Tu non dici parole”, di Simona Lo Iacono, Libreria Cavallotto, Catania, 5 marzo 2009.

 Riporto la recensione al primo libro, curata da Renzo Montagnoli:

Può un blog diventare un libro? È quello che si deve essere chiesto Massimo Maugeri, dominus di Letteratitudine, uno dei più noti blog letterari italiani.
Ha realizzato, così, attraverso un certosino e oculato lavoro di scelta un volume che presenta più di un motivo d’interesse come espliciterò nel corso di questa recensione. Fare il libro non è stato certo facile, ma trovare un editore disposto a pubblicarlo e a rischiare non penso sia stato così semplice. Invece ha incontrato l’entusiasmo di Guido Farneti, di Azimut Libri, che peraltro, d’intesa con il curatore, ha finalizzato la pubblicazione a una lodevole iniziativa. Infatti, sia i diritti d’autore che i proventi dell’editore saranno interamente devoluti alla Comunità delle Sorelle Missionarie della Famiglia Ferita e alla Casa Famiglia per bambini orfani “GIOVANNI PAOLO II”, che presta la sua opera di assistenza in Bosnia Erzegovina, luogo tristemente famoso perché è stato teatro di una guerra sanguinosa.
Ma al di là di questa iniziativa meritoria il libro ha altri motivi di interesse che ne consigliano l’acquisto e, ovviamente, la lettura.
Già l’idea del curatore di far parlare il blog stesso, come se fosse un’entità autonoma, riesce infatti a fornire in modo accattivante la descrizione delle sue sezioni, insomma quella che è la sua struttura, un po’ come se faceste visita agli Uffizi e fosse il palazzo stesso a intrattenervi.
Se Letteratitudine blog è veramente interessante per gli argomenti letterari trattati, per gli ospiti che li introducono e per gli interventi dei frequentatori, Letteratitudine il libro lo è egualmente, perché la scelta dei temi svolti in un biennio, nonché i commenti agli stessi sono stati effettuati con una particolare attenzione che rende veramente piacevole la lettura.
Non pochi si ritroveranno negli interventi, ma questo finirà con il rappresentare, grazie al filo logico seguito da Maugeri, un’occasione in più per rileggere, rileggersi, magari anche verificare se ancor oggi si sarebbe scritto così.
Diviso in quattro parti, precedute da un’introduzione, il libro si presta a un’agevole, oltre che piacevole, lettura e anzi i temi e gli interventi possono costituire un motivo di ulteriore approfondimento, foriero di benefici effetti anche per futuri dibattiti sul blog vero e proprio. In ogni caso, anche chi non è aduso a Internet troverà che le dissertazioni letterarie portano a un contributo di conoscenza spesso di consistente spessore, in uno scambio di opinioni di cui tutti i partecipanti hanno ritratto benefici in termini culturali, gli stessi benefici che ora sono a disposizione del lettore.
Delle scelte fatte da Maugeri quelle che mi sono piaciute di più (è questione di gusto personale, tanto per intenderci) sono state fra i dibattiti Il potere libresco e salvifico del web e fra gli autori e libri presentati l’incontro con Dacia Maraini per Il treno dell’ultima notte.
Mi sento, quindi, di caldeggiare vivamente la lettura di questo libro.

Cos’è Letteratitudine?

Letteratitudine è uno dei più noti blog letterari italiani. Fondato da Massimo Maugeri nel settembre del 2006, è tra i blog d’autore di Kataweb/Gruppo L’Espresso. Su Letteratitudine si affrontano dibattiti su vari argomenti di natura letteraria e culturale, si presentano libri con la partecipazione attiva degli autori, si organizzano persino giochi di gruppo. All’interno del blog alcuni autori-ospiti, contattati dall’Uomo con la Camicia Celeste, detengono una rubrica fissa. Tra questi: Ferdinando Camon, Roberto Alajmo, Antonella Cilento, Andrea Di Consoli. Questo libro raccoglie una selezione dei temi più interessanti che hanno animato i primi due anni di vita del blog, proposti dallo stesso Maugeri o dai suoi ospiti – i quali spesso scrivono, per l’occasione, gustosi testi inediti – e commentati dai partecipanti alla discussione. Voci di semplici lettori, di operatori culturali, di scrittori in erba, ma anche le voci illustri di: Dacia Maraini, Valerio Evangelisti, Paolo Di Stefano… L’indirizzo del blog è: http://www.letteratitudine.blog.kataweb.it.

Cos’è per te Letteratitudine, caro Max? posso provare a rispondere io?

Massimo ha una figlia in più, e si chiama Letteratitudine. Come una figlia, probabilmente, gli toglie il sonno, gli regala fatiche e gioie, come una figlia reclama tempo e attenzione, soprattutto perché sta crescendo: tu ti aspettavi questo successo, Massimo, quando è venuta alla luce?

La presentazione da Cavallotto è stata una bella occasione, ero contenta di esserci. Conosco Massimo da tempo, è un ottimo scrittore e il suo blog è una splendida realtà, un punto d’incontro e di scambio per scrittori e lettori, una grande piazza in cui parlare di libri e del mondo.

Torno a casa con il piccolo tesoro di libri, assaporando il momento in cui li avrò fra le mani. Spesso, dopo mezz’ora di inutilità televisiva, mi rifugio a letto con i miei libri; le giornate, fitte di impegni, mi costringono a relegare la lettura alle ore serali. Li tocco, li sfoglio, li annuso. Leggo la quarta di copertina, apro una pagina a caso, passo dall’uno all’altro in un rituale che è mio da sempre.

Quando avevo quattro anni, ricevevo spesso in dono libriccini di fiabe: il germe di quella felicità, quell’azzurro fuoco sottile è sempre rimasto in me, alimentato da un’ebbrezza che ha un’intensità costante.

Nella stessa serata ho rivisto la mia prof di filosofia, la scrittrice Maria Attanasio. Lei non si ricorda di me, come è ovvio, ma la saluto lo stesso. Mi torna in mente il giorno in cui acquistai il suo primo libro “Amore elementare”, da lei ora disconosciuto ma importante per me, copertina giallo tenero, e pensavo che anch’io, chissà quando, avrei tenuto tra le mani, con lo stesso reverente  stupore, il mio primo libro…

Ora una nota a proposito di massimo Maugeri.

Massimo Maugeri, scrittore siciliano nato nel 1968, collabora con le pagine culturali di importanti quotidiani e magazine. Suoi articoli sono apparsi su «Il Mattino», «Il Riformista», «La Sicilia», «Il Corriere Nazionale». Suoi racconti sono stati pubblicati su prestigiosi giornali e riviste letterarie. Il romanzo Identità distorte (Prova d’Autore, 2005) ha vinto il Premio Martoglio ed è stato finalista al Premio Brancati. Fa parte della redazione del blog letterario collettivo La poesia e lo spirito.
Ha ideato e gestisce il frequentatissimo Letteratitudine.
Ha curato Letteratitudine il libro, uscito nel dicembre del 2008 per i tipi della Azimut Libri.

identita-distorte

Il romanzo mi è piaciuto molto.

Trovo notevole il personaggio di Lidia, e così pure la descrizione della sua follia; mi piacciono le descrizioni della mia città, così bella e piena di contraddizioni.

L’epilogo, con l’imminente crollo della Torre, con il sospetto di giochi che ci sovrastano e che non possiamo neanche immaginare, mi pare davvero geniale.

Se non lo avete ancora letto, vi consiglio di farlo.

Per quanto riguarda il secondo libro, riporto la recensione di Salvo Zappulla:

Tu non dici parole di Simona Lo Iacono, Giulio Perrone editore, pagg. 200, € 15,00. La Lo Iacono affronta i grandi temi della vita, della morte, dell’amore. La spiritualità, la fede, il bene e il male. Siamo in Sicilia, nel 1638, a Bronte. La plebe deve difendersi dalle carestie, dall’ignoranza, dalla fame e, per ultima, dal clero che sull’ignoranza del popolo edifica il proprio potere. Suor Francisca Spitalieri coltiva la sua unica ricchezza: le parole belle. Le cerca, le trova, le ruba, le regala per lenire sofferenze, per insegnare alla gente a difendersi dai soprusi. Le parole sono temute dai potenti, sono portatrici di un mistero arcano, sono magia e incanto, bestemmia e purezza. Chi non ne sa fare uso le combatte. E l’arcivescovo Angimbè per sbarazzarsi di Francisca la condanna al rogo. La Lo Iacono utilizza questa metafora per lanciare un messaggio, sembra voglia ricordarci che la comunicazione è la condizione primaria dell’essere umano. I pensatori danno fastidio ai potenti. Le opere di Pitagora furono bruciate ad Atene, nel lontano 411 A.C. Il primo imperatore Cha Huang-ti ordinò la distruzione di tutti i libri esistenti in Cina; così come i nazisti bruciarono i libri contrari allo spirito germanico. L’imperatore Caligola condannò al rogo i libri di Omero e Virgilio. Diocleziano fece bruciare tutti i libri dei cristiani.”Tu non dici parole” è un romanzo sospeso tra misticismo e superstizione, tra reale e fantastico, tra verità e leggenda, tra mistero ed esoterismo, che attrae nel suo vortice lento ed ammaliante. Il clima sospeso e rarefatto, impregnato di mistero; il ritmo incantatorio, una scrittura lirica e visionaria di presa immediata, che incide nell’animo dei lettori, lo stile personalissimo e inconfondibile, ne fanno il prezioso atto di battesimo di una scrittrice destinata a far parlare di sè.


Simona Lo Iacono, nata a Siracusa nel 1970, laureata in giurisprudenza, ha curato una collaborazione con giornali letterari del catanese e del siracusano specializzati in letteratura. Da 11 anni è giudice presso il tribunale di Siracusa. Attualmente dirige la sezione distaccata di Avola. Ha partecipato a vari concorsi letterari e ha pubblicato alcuni racconti e poesie in antologie. Un suo racconto, “I semi delle fave”, ha vinto il premio edito dal convegno “Scrivere donna 2006″ ed è stato pubblicato da Romeo Editore nella collana “Scripta manent”. Cura una rubrica che riguarda i rapporti tra diritto e letteratura sul blog “Letteratitudine” di Massimo Maugeri, scrive recensioni e saggi letterari.

Su Letteratitudine, a questo indirizzo, troverete post e commenti:

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/01/21/tu-non-dici-parole-di-simona-lo-iacono/

tu-non-dici-parole